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Le
tasse sull'acquisto immobiliare
Sull'importo dichiarato, che viene chiamato dai tecnici
base imponibile, si calcolano tutte le tasse sulla compravendita. La
rendita catastale è un importo, stabilito dal fisco, che di regola
il venditore conosce, perché serve a calcolare anche imposte che si
pagano tutti gli anni, come l'ICI e l'IRPEF. È comunque possibile andarla
a chiedere all'Ufficio Tecnico Erariale, anche quando (come accade
per le costruzioni nuove) non è stata ancora attribuita. Una volta
ottenuto questo dato, bisogna aumentarlo del 5%. Dal 1 gennaio 1997,
infatti, tutte le rendite catastali sono state elevate di questa percentuale.
Fatta questa operazione, si moltiplica per 100 più un'ulteriore rivalutazione
del 10% con decorrenza 01/01/2004; il risultato è il
valore catastale, cioè la base imponibile sulla quale calcolare le
tasse. Un ultimo cenno per capire cosa siano categoria
catastale e classe. La categoria catastale identifica il tipo di immobile.
Le classi sono invece suddivisioni, all'interno di ciascuna categoria,
basate sul minore o maggiore valore immobiliare. Mentre le categorie
sono fisse, il numero di classi può variare anche di molto da Comune
a Comune.
Di seguito troverete riportati i coefficenti per
i quali moltiplicare la rendita catastale per trovare il valore imponibile
sul quale calcolare l'imposta.
A) Imposte
di registro, ipotecarie e catastali:
- TERRENI 103,125
- FABBRICATI C/1 - E 39,2
- FABBRICATI A/10 - D 57,75
- ALTRI FABBRICATI 115,50
B) I.V.A., I.C.I.
- TERRENI 93,75
- FABBRICATI C/1 - E 35,70
- FABBRICATI
A/10 - D 52,50
- ALTRI FABBRICATI 105,00
Quanto
pesano le imposte
Chi compra deve pagare l'Imposta di Registro
pari all' 7% dell'importo e imposte ipotecarie
e catastali corrispondenti
al 3%. Se a vendere è un'impresa
di un determinato tipo, l'acquirente paga invece l'IVA del 10% o del
20% se la casa è di lusso più 750 mila lire fisse per imposte di
registro, ipotecarie e catastali. Le
agevolazioni "prima casa"
Sulla compravendita si applica l'Imposta di Registro
del 3% anziché il '7% quando si compra da un privato o da una
società non
immobiliare, oppure l'IVA del 4% anziché del 10% quando si compra da
una società. Le imposte ipotecarie e catastali sono di Euro 336,00
fisse anziché il 3%. Inoltre non vanno dimenticate le agevolazioni
IRPEF sui mutui ipotecari.
Cosa
si può comprare e chi può comprare
Le agevolazioni riguardano esclusivamente l'abitazione
principale, cioè la casa in cui si abita abitualmente e le relative
pertinenze tipo box auto, tettoie e magazzini, identificabili nelle
categorie catastali C/6, C/7 e C/2). Sono riconosciute anche in caso
di acquisto dei singoli diritti di nuda proprietà o di usufrutto. Dai
benefici fiscali per l'acquirente sono escluse, ovviamente, le società.
Sono ammessi all'acquisto agevolato solo privati o soci di cooperative
costituite da persone fisiche per costruire o acquistare case di abitazione.
Le
condizioni in base alla legge 549 del 1995
L' acquirente non deve possedere altre case di proprietà o
di cui è titolare di usufrutto, uso o abitazione nel Comune in cui
si trova l'immobile. Il limite vale anche per le case in comunione
con il coniuge, o possedute solo in parte. Unico caso ammesso: il
titolare del diritto di usufrutto che acquista la nuda proprietà dello stesso
immobile. Quando si possiede un'altra abitazione, ma fuori dal Comune,
il limite scatta solo se la proprietà o il diritto (in questo caso è "off
limits" anche la nuda proprietà)
sono stati acquisiti usufruendo di altre agevolazioni per la prima casa.
Bisogna
avere la residenza nel Comune in cui si trova l'immobile. Se non
si risiede ancora nel Comune in cui si vuole effettuare l'acquisto,
bisogna ottenere la residenza entro 18 mesi. La casa però può anche
trovarsi nel Comune in cui l'acquirente svolge la sua attività principale.
Se si tratta di un emigrato residente all'estero, questi vincoli
non esistono. Va bene anche il Comune in cui si trova la sede dell'azienda
da cui dipende l'acquirente quando è inviato all'estero per motivi
di lavoro.
Altra
condizione essenziale è che la casa non appartenga alla categoria
considerata di lusso, individuata dal decreto ministeriale del 2 agosto
1969.
Per ottenere gli sconti
fiscali non si devono compilare moduli o richieste: basta far presente
al notaio, al momento del rogito, di trovarsi nelle condizioni previste.
Le dichiarazioni mendaci sono punite con il pagamento di tutta l'imposta
più il 30%.
Quando
il venditore è una società immobiliare o un'assicurazione, il prezzo
e le altre condizioni di vendita vanno comunicati all'eventuale inquilino,
che può esercitare la
prelazione, cioè il diritto di acquistare per primo, entro sessanta giorni dalla
comunicazione.
Da ultimo, va ricordato
che dell'agevolazione si può beneficiare più volte, senza limite,
purché ci siano le altre condizioni, ma soprattutto purché non si
possiedano altre abitazioni comprate usufruendo delle stesse agevolazioni
per la prima casa. È quindi possibile
vendere casa e comprarne un'altra, sempre con lo sconto fiscale, purché la cosa
avvenga in tempi successivi.
Per cinque anni la casa
non deve più essere messa in vendita né donata, altrimenti le agevolazioni
decadono e bisogna pagare la differenza a suo tempo risparmiata,
nonché una
soprattassa del 30%. Se però, entro un anno dalla rivendita anticipata, si
provvede ad acquistare un'altra abitazione principale, le sanzioni non scattano.
A partire dal 1° gennaio
1999 - legge 448 del 1998 - dall' Imposta di Registro dovuta è possibile
detrarre quanto già pagato per l'acquisto precedente. Per esempio:
nel 1991 è stata
acquistata la prima casa e si sono spesi 1.549,37 Euro di Imposta di Registro.
Nel 1999 viene venduta e, entro 18 mesi, ne viene comprata un'altra,
per la quale si dovrebbero spendere, sempre per Imposta di Registro
, 2.065,83 Euro. Ebbene, scontando i 1.549,37 Euro del 1991, resterà da
dare al Fisco solo
516,46 Euro.
Altre
Agevolazioni
Per chi compra casa da un'impresa che la ha ristrutturata
l'Iva è al 10% anche se la casa è di lusso. Per le case per le quali
esiste un "vincolo" (storico, artistico e simili) se il venditore è un
privato l'Imposta di Registro scende al 4% anche se non si tratta di
abitazione principale dell'acquirente. Chi compra dal costruttore una
casa che non è abitazione principale beneficia dell'Iva al 10% solo
se, nell'edificio, almeno il 50% dei piani fuori terra è destinato
ad abitazione, e se del rimanente non più del 25% è destinato ad attività commerciali.
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Abitazione
Principale Acquisto da Privato
Spese di registro 3%
Ipotecarie e catastali in misura fissa euro 336,00 |
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Abitazione
Principale Acquisto da Impresa
Spese di registro euro 168,00
Ipotecarie e catastali in misura fissa euro 336,00
Iva al 4% |
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Seconda
Casa non di lusso Acquisto da Privato
Spese di registro 7%
Ipotecarie e catastali 3% |
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Seconda
Casa non di lusso Acquisto da Impresa
Spese di registro euro 168,00
Ipotecarie e catastali in misura fissa euro 336,00
Iva al 10% |
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Casa
di lusso Acquisto da Privato
Spese di registro 7%
Ipotecarie e catastali 3% |
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Casa
di lusso Acquisto da Impresa
Spese di registro euro 168,00
Ipotecarie e catastali in misura fissa euro 336,00
Iva al 20% |
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Casa
di lusso Acquisto da Impresa che ha ristrutturato
Spese di registro euro 168,00
Ipotecarie e catastali in misura fissa euro 336,00
Iva al 10% |
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Casa
di lusso Acquisto da Impresa diversa
Spese di registro 7%
Ipotecarie e catastali 3% |
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Casa
Vincolata anche di lusso Acquisto da Privato
Spese di registro 3%
Ipotecarie e catastali 3% |
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Casa
Vincolata anche di lusso Acquisto da Impresa
Spese di registro euro 168,00
Ipotecarie e catastali euro 336,00
Iva 20% |
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Casa
Vincolata anche di lusso Acquisto da Impresa che ha ristrutturato
Spese di registro euro 168,00
Ipotecarie e catastali euro 168,00
Iva 10% |
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Casa
di lusso Acquisto da Impresa diversa
Spese di registro 3%
Ipotecarie e catastali 3% |

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